L'architettura è nata con l'uomo ed è insita nella nostra esistenza. Non è un dipinto che si possiede o una scultura. Le architetture non le guardiamo, le viviamo.
Abbiamo da sempre bisogni primari che si manifestano da millenni ed hanno assunto una connotazione culturale.
Prima erano le caverne, poi le case in paglia e i templi, poi ancora i palazzi, le chiese e i teatri, poi ancora i musei, i grattacieli e le case di tutti noi.
Tutto questo ha sempre ruotato intorno a una figura: l'uomo. Tutto nell'arte del costruire è commisurato ai suoi voleri e alla sua misura.
Oggi come ieri, l'architetto ha un ruolo civile di fondamentale importanza e quello che ritengo basilare nel mio lavoro, che svolgo dal 2010, è affiancare il committente nella coniugazione di scelte funzionali e gusto estetico.
Non dimentichiamo che in architettura ha sempre avuto rilevanza la proporzione e il bello. L'architetto, che è a tutti gli effetti un artista, esprime il proprio estro attraverso l'arte del progettare e dà vita a "opere da vivere". Opere cucite a misura d'uomo e fatte di spazio tangibile, di luci e ombre, di storia e melodia. Uno spazio che il committente potrà sentire intimo e personale, poiché conforme alle proprie esigenze dell’abitare.